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Ecce Mater Tua
  • Ecce Mater Tua

    Gesù allora, vedendo la madre 

    e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, 

    disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". 

    Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". 

    E da quel momento 

    il discepolo la prese nella sua casa.

    (Gv 19, 26-27)

    • -

      Per Maria è giunto il momento del distacco supremo. Tutto si sta compiendo davanti ai suoi occhi. Quando improvvisamente, tra gli spasimi atroci della crocifissione, la voce del figlio morente trasforma lo strazio di Maria in un tesoro inestimabile per tutta la terra. Con le parole “Donna, ecco tuo figlio”, Gesù dona all’umanità intera, la rivelazione esplicita della Maternità universale di Maria. Il distacco estremo non è pertanto sterile. Maria torna ad essere madre, ma stavolta di tutta la comunità dei credenti, di tutti coloro cioè, che come “il discepolo più amato”, seguono Cristo nella fede e nell’amore.

       

      Il Gruppo realizzato nel 2007 dal laboratorio Malecore/Papa di Lecce rappresenta sì la crocifissione, ma, nel Mistero sancataldese, Gesù non ha ancora reclinato il capo nell'abbandono della morte. Gli artisti hanno voluto rappresentare la pagina suprema del Vangelo di Giovanni in cui Gesù affida la madre al discepolo prediletto “Ecce Mater Tua” e Giovanni alla Madre “Mulier, ecce filius tuus”. Gli occhi del Cristo ormai socchiusi, osservano Giovanni, mentre con un flebile filo di voce pronunzia il suo testamento spirituale. Da questo momento Maria non è soltanto la Madre di Dio, ma la Madre di tutti gli uomini, perché Madre della Chiesa universale.

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